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PERCHE' AVERE UNA BUONA POSTURA CI MIGLIORA LA SALUTE E LA QUALITA' DELLA VITA

Quando nasciamo in una situazione di normalità il nostro sistema muscoloscheletrico si predispone correttamente allineato e in equilibrio rispetto alle singole unità anatomiche. Compatibilmente con il quadro genetico familiare, ad un occhio esperto, intorno all’età di 16 anni, ci si aspetta una postura quanto più simmetrica e simile a quella di un modello di riferimento teorico.


Durante il percorso di crescita che inizia all’interno del grembo materno ogni struttura muscolo articolare si adatta al contesto che lo circonda e alla maturità celebrale. Questi chiaramente si modificheranno e modificheranno la postura durante le varie fasi evolutive fino a strutturarsi in una “forma” che sia compatibile con il soddisfacimento dei bisogni primari e le caratteristiche della persona e dell’ambiente in cui vive.


Volendo esprimere il concetto con più semplicità potremmo identificare la postura come la corazza dell’individuo che ne permette, all’interno di certi limiti, l’espressione dell’”Essere”.


Quanto appena espresso denota dietro all’argomento l’importante peso dell’aspetto psicologico che a seconda delle caratteristiche modifica le forme del corpo e ne fa la sua “macchina ideale”. Un elemento chiave di questo meccanismo è il livello di tensione di base della persona e quindi la sua capacità di gestire e reagire alle forme di stress.


Certo è, però, che qualunque situazione traumatica colpisca il corpo questa forma cambia e si riadatta ad una struttura sempre più delimitata da situazioni del passato irrisolte.


Con l’andare degli anni, si evolvono atteggiamenti e posture sempre più rigide e il sistema mente/corpo sempre più in difficoltà comincia a far notare la situazione di disagio. Chiaramente lo farà soprattutto con il dolore che prima emerge sporadico e migra da una zona all'altra del corpo per poi cronicizzare e diventare progressivamente un dolore invalidante.


Capite che se da una parte “la postura è l’espressione della nostra storia” (Daniele Raggi) dall’altra riconoscere i segnali che lei ci manda può aiutarci a fare prevenzione e a ridurre infiammazioni croniche e dolori con effetti nella stanchezza e sul livello di tolleranza generale.


L’argomento denota grandi approfondimenti che non sarà possibile riportare in questo articolo ma di certo quello che diventa importante mettere in evidenza è il ruolo determinante della storia della persona con particolare attenzione al modello genitoriale e ai traumi del passato. Quest’ultimi, nel bene e nel male, modificheranno i comportamenti e lo stile di vita della persona predisponendola ad una forma di apertura o di chiusura nei confronti del mondo esterno. Chiaramente nel secondo caso si è più predisposti ad una cattiva postura con effetti sulla qualità della vita e del lavoro.



E quindi cosa fare per migliorare la postura e di conseguenza la salute?


1) Riconoscere le priorità, tra queste il ruolo centrale alla respirazione e della presa di coscienza corporea;

2) Riarmonizzare, rinforzare e salvaguardare le strutture portanti del corpo;

3) Acquisire il giusto atteggiamento verso la vita in generale dove un elemento chiave consiste nell’avere le idee chiare relativamente a obiettivi e valori;

4) Mantenersi sufficientemente attivi e rispettare le regole di una varia ed equilibrata alimentazione/idratazione;

5) Prendere consapevolezza delle posture più ergonomiche ed economiche rispetto al proprio lavoro e alle attività prevalenti del quotidiano;

6) Alternare durante il giorno/la settimana i momenti di stress e tensione a quelli di svago e di rilassamento. Riguardo a questo punto è importante sottolineare che il problema non sia lo stress ma l’eccesso di stress e che svago e gioco non sono “tempo perso” ma momenti necessari al nostro organismo per il recupero e la rigenerazione delle energie;

7) Ridurre, per quanto possibile e con l’aiuto di professionisti specializzati, gli effetti di vecchi traumi psico/fisici irrisolti. Per quanto riguarda il corpo, per chi ha dolori o disturbi fastidiosi, una soluzione che consigliamo è quella iniziare un percorso di Riequilibrio Posturale sia come azione preventiva che di supporto ai momenti dove è presente il dolore (fase cronica).



Mi suggerite tre esercizi da poter fare subito a casa?


Quali sono le conseguenze di posture scorrette e di uno disturbo psico/fisico che modifica la postura?


1) progressivo peggioramento della qualità del respiro con conseguente stanchezza che in uno stadio successivo modifica i comportamenti e lo stile di vita. Ricadute a cascata su salute, relazioni e efficienza generale;

2) aumento delle tensioni generali di base che nel tempo determinano dolori da sovraccarico e maggiore rischio di infortunio;

3) Perdita dell’equilibrio psico/fisico con progressivi traumi da sovraccarico.



Quali sono i vantaggi dell’avere una buona postura?


1) Più ossigeno in corpo, più libertà e più energia "da muovere" per le attività del quotidiano;

2) Scomparsa o riduzione dei dolori con effetti positivi sull’elasticità muscolare;

3) Più tolleranza, più forza e più resistenza psico/fisica con effetti importanti sulla qualità della vita e del lavoro.




Nicola D'Adamo Posturologo (RS - Centro Servizi Prevenzione e Salute)


Vuoi prendere un appuntamento e approfondire l'argomento? Online con il Postural Coach (online); a Castenaso/in Italia con il Posturologo (rete di professionisti).


www.rieducatoresportivo.it / N° verde gratuito 800864879


Nella foto Nicola D'Adamo

CEO e Founder RS Italia. Posturologo specialista in stili di vita salutari. Massoterapista e Referente per la salute nella prevenzione e nel benessere della Regione Emilia Romagna. nicoladadamo@rieducatoresportivo.it





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Tutti i diritti riservati.

Nicola D’Adamo



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